Eventi del Centenario di Paolo Volponi (1924-2024)

Per celebrare i cento anni della nascita di Paolo Volponi (1924-1994) l’Università di Urbino, insieme al Comune di Urbino, alla Fondazione Carlo e Marise Bo e alla Galleria Nazionale delle Marche si è fatta promotrice presso il Ministero della Cultura di un Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario.

Linea Proust — Carlo Bo alla ricerca di un Proust niente affatto perduto — dal 24 Novembre 2022 al 28 Aprile 2023

Nel centenario della morte di Marcel Proust (18 novembre 1922), la Fondazione Carlo e Marise Bo per la letteratura europea moderna e contemporanea mette a disposizione del pubblico, con una mostra specificamente dedicata, il vasto patrimonio librario e documentario -...

Prenota la tua visita guidata — Mostra: Carlo Bo. Gli anni dal 1911 al 1951. La letteratura, le città, la vita

Dal 26 gennaio al 30 giugno 2022 — Nel ventennale della sua morte, la Fondazione ricorda Carlo Bo con una mostra che, a partire dalle origini liguri e dai legami familiari, giunge sino ai primi anni di rettorato. I visitatori potranno ripercorrere i primi quarant’anni di vita del Magnifico Rettore attraverso una ricca esposizione di documenti, pubblicazioni e immagini.

Eventi e iniziative

Eventi del Centenario di Paolo Volponi (1924-2024)

Eventi del Centenario di Paolo Volponi (1924-2024)

Per celebrare i cento anni della nascita di Paolo Volponi (1924-1994) l’Università di Urbino, insieme al Comune di Urbino, alla Fondazione Carlo e Marise Bo e alla Galleria Nazionale delle Marche si è fatta promotrice presso il Ministero della Cultura di un Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario.

La Fondazione Carlo e Marise Bo

carlo_bo_ritrattoLa Fondazione è stata costituita il 3 febbraio 2000, promossa dall’Ateneo Urbinate, dal Comune di Urbino e dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Pesaro.

La sua principale finalità è di conservare e potenziare la biblioteca di Carlo Bo, anche con l’aggregazione di archivi letterari e storici di particolare rilevanza, favorendo lo studio delle letterature e culture moderne e contemporanee.

La scelta di creare una fondazione, fortemente voluta dallo stesso Bo e tenacemente perseguita dai rettori susseguiti a Carlo Bo stesso, Giovanni Bogliolo, Stefano Pivato, Vilberto Stocchi e l’attuale rettore, Giorgio Calcagnini appare determinante sotto almeno quattro aspetti.

In primo luogo, essa dovrebbe garantire nel tempo la conservazione del carattere unitario della biblioteca e la sua autonomia gestionale, proteggendola da ogni rischio di smembramento o snaturamento.

In secondo luogo, promette di assicurarne, attraverso i propri organi scientifici, una crescita coerente con la sua vocazione e missione.

Terzo, ne colloca il funzionamento, le attività e lo sviluppo all’interno di un programma culturale e scientifico di notevole respiro: la biblioteca si ritroverà al centro di ricchi flussi di circolazione e scambio di conoscenze, che da essa trarranno forza propulsiva e che nel contempo l’aiuteranno a orientarsi, a migliorare la sua capacità di presidio bibliografico e di accesso alle fonti che documentano l’avanzamento della ricerca nei settori di competenza.

Quarto, la Fondazione, nella quale l’Ateneo Urbinate mantiene una posizione preminente, può contribuire a radicare nel Montefeltro forme di cooperazione culturale tra più soggetti e coinvolgere altri operatori a sostegno di attività che presentano anche un evidente rilievo economico per il territorio; parallelamente, la fondazione può custodire e mantenere vivo quel legame culturale e affettivo con Urbino che Carlo Bo ha gelosamente coltivato per più di cinquant’anni e che è elemento identitario irrinunciabile per la città, oltre che per l’Università che nel 2003 ha preso il suo nome.